La Riserva dello Zingaro è un paradiso naturale , che si fonde con un patrimonio storico ed archeologico di rara bellezza, rendendolo un luogo ideale per chi cerca il "silenzio" e il contatto diretto con la natura. Un paesaggio tipicamente mediterraneo caratterizzato da una bassa vegetazione con una superficie di circa 1650 ettari e una fascia litoranea di circa sette chilometri. E' facile poter veder volare, camminando tra i sentieri, rarissimi rapaci come i Falchi Pellegrini, le Aquile e i Nibbi reali, oppure le poiane e più di altre quaranta specie di uccelli rari che nidificano nella riserva.
Ma non manca di stupire la vegetazione; sono state censite più di 600 specie di piante superiori, come Carrubbi, Frassini e Olivi oltre a orchidee selvatiche di tante specie, felci, muschi, funghi e licheni; ma il vero simbolo che la rende un'oasi unica nel suo genere, regina assoluta della Riserva, è la Palma Nana, che nasce spontaneamente tra gli anfratti e i dirupi, crescendo tra le calette o a strapiombo sul mare cristallino!
E' a dir poco arduo descrivere questi sette chilometri di costa incontaminata, di paradiso naturale da vivere e visitare tra viottoli percorribili esclusivamente a piedi o a cavallo, con i conigli che sbucano improvvisamente e l'odore delle ginestre selvatiche. Chi ha davvero voglia di immergersi in una natura senza tempo dovrà visitare questa riserva per poter coglierne la sua essenza.
Non mancano all'interno della riserva zone adibite ad area attrezzate per l'accoglienza ai visitatori, ma è un'attrazione da non perdere il Museo Naturalistico, il Museo della Civiltà Contadina e il Museo delle attività Marinare, ricavati all'interno di caseggiati rurali.
Per gli amanti dell'archeologia inoltre sarà possibile ammirare ed esplorare innumerevoli grotte, quasi tutte di formazione marina; in particolare, a parte il ritrovamento di tracce di animali oggi estinti, degli scavi hanno portato alla luce resti a testimonianza di insediamenti umani risalenti al Paleolitico Superiore.